Santa Cesarea Terme

Santa Cesarea Terme è un piccolo paesino della provincia di Lecce situato nella parte sud est della penisola, proprio all’imbocco del Canale d’Otranto. Santa Cesarea Terme non è solo una fantastica località marittima ma anche una famosa stazione termale, molto conosciuta non solo dalla popolazione locale.

Questo paesino, per quanto piccolo, regala dei veri e propri squarci di paradiso. Distese di ulivi secolari, ma anche lunghe e frastagliate scogliere, grotte, piccole baie, sorprendono gli occhi di chi le guarda lasciando a corto di fiato. Tutto il centro abitato di Santa Cesarea Terme si sviluppa su uno sperone roccioso a picco sul mare e questo la rende davvero particolare.

Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0

Il paese nacque, relativamente tardi, grazie alle terme e alle loro proprietà benefiche. Si parla, in ogni caso, del XIX secolo dato che si doveva necessariamente prima costruire una strada agevole al fine di far fronte alle difficoltà derivanti dall’asperità del punto in cui sorgono.

Santa Cesarea prende il nome dalla leggenda di una bambina il cui nome era Cesarea, che aveva trovato rifugio nelle grotte per sfuggire dai desideri del padre. Cesarea è stata protetta dal mare: infatti, pur promettendo al padre di incontrarlo nella sua stanza, in realtà lei scese dalla finestra del cortile e scappò verso Castro. Quando suo padre lo scoprì, andò a Castro per prenderla, ma, lungo la strada, apparve una nuvola nera misteriosa e l’uomo malvagio annegò tra le onde. Proprio in quel luogo l’acqua iniziò a mandare un odore nauseabondo e ancora oggi è così (odore di zolfo). Da allora in poi, Santa Cesarea è diventata un noto centro termale: dalle quattro grotte (Fetida, Gattula, Solfatara e Solfurea), le grotte dove Cesarea aveva trovato rifugio, escono, ad una temperatura di 30 gradi, acque contenenti zolfo, iodio, litio e sale, utili per curare alcune malattie.

Le proprietà benefiche delle acque sulfuree e dei fanghi termali sono conosciute già nel II secolo A.C.. Queste acque nascono da quattro grotte che si chiamano Guttulla, Solfatara, Solfurea e Fetida. Santa Cesarea Terme fece part, sino al 1913, del vicino comune di Ortelle.

Per quanto riguarda l’architettura, segnaliamo alcune chiese degne di visita. Quella del Sacro Cuore, ad esempio, che nacque nel XIV secolo perché si riteneva che lì fosse morta la Vergine Cesaria, la cui statua in cartapesta si trova all’interno della chiesa stessa. Molte altre sono le chiesette presenti nelle due frazioni, ossia Cerfignano e Vitigliano.

Ma Santa Cesarea è famosa anche per le sontuose ville. Tra tutte menzioniamo Villa Sticchi, uno degli esempi più belli dello stile moresco. La villa in questione si trova su uno sperone a 20 metri sul livello del mare. L’esterno della struttura si presenta circondato su tre lati da un porticato con archi. La casa è a due piani, collegati tra loro tramite una duplice rampa di scale che finisce con una bella loggia con trifora. I dettagli sono tutti in pietre leccese, e sulle pareti si vedono ancora resti degli affreschi originali dell’epoca.

Recentemente un sacco di eleganti residenze sono state costruite alle spalle del centro storico, con la vista sul mare. A Santa Cesarea vale la pena di provare la piscina naturale, tra rocce scure e solide: il mare sbatte contro le rocce riempiendo la piscina. Poi si può andare alla pineta per godere di una splendida vista sul mare e sulle piccole case sulla costa.

Per quanto riguarda le terme, l’inaugurazione dello stabilimento di Gattulla si ha nel 1910. I bagni e i fanghi termali sono indicati per le patologie più varie, ossia le patologie artroreumatiche, quelle dermatologiche, delle vie respiratorie, dei postumi di traumi, ma anche per cure estetiche e antistress.

Santa Cesarea Terme è anche divertimento e discoteche molto alla moda: parliamo del Guendalina e del Malè, due tra le più belle e frequentate discoteche della zona. Per chi cerca il relax, allora le piscine di Santa Cesarea sono una sosta obbligata. Si tratta di piscine del tutto naturale formatesi in cave di tufo calcareo. Ma anche la Cala di Porto Miggiano è un piccolo angolo di paradiso che si trova sulla strada per andare verso Castro Marina. Qui un mix di luci e colori regala delle scene indimenticabili.

Andando verso l’interno, si passa attraverso luoghi caratterizzati da un’atmosfera calma e rilassata, con la semplicità delle persone che si incontrano insieme per scambiarsi la salsa di pomodoro e altri cibi fatti in casa.

Prima di arrivare a Minervino c’è il dolmen li Scusi, con le sue otto colonne. Il nome deriva dal termine dialettale che significa “nascosto”, proprio perché forse i dolmen avevano la funzione di nascondere qualcuno o qualcosa. Ma ciò che emerge durante la visita è che questa è una terra di duro lavoro, una terra in cui tutti lavorano di giorno, ma di notte si siedono tutti insieme a raccontare storie e leggende.

Arrivando a Giurdignano, un vecchio castello di Otranto, si possono ammirare gli splendidi affreschi della Cripta di San Salvatore (XI secolo) dove i monaci provenienti da Italia e Grecia andavano a pregare. Poi non vi potete perdere i dolmen e menhir: infatti, nei pressi di Giurdignano è presente la maggior parte dei dolmen e dei menhir presenti in Italia. Molti sono stati incorporati nelle case costruite fino al 1900. C’è proprio uno spazio con 25 megaliti, con dei simboli sacri incisi in epoca cristiana.
Le Tavole di San Giuseppe è un evento molto importante, dove le famiglie più devote della città si riunivano il 18 marzo per onorare il santo. In serata, dopo la processione e la benedizione, aprono le loro case ai visitatori offrendo loro un tipo di pane chiamato “pucce”.

Un altro luogo importanti a livello artistico a Giurdignano è l’abbazia paleocristiana delle 100 porte, così chiamata per l’elevato numero di finestre (nel VII secolo, probabilmente, era un monastero). Non dovete poi dimenticare l’imponente castello del XVI secolo.

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Ecco a voi un video su Santa Cesarea Terme…

Come raggiungere Santa Cesarea Terme

In auto

* Seguire la strada statale n. 16, proseguendo con la n. 275 uscita per Poggiardo, oppure con la strada statale n. 543 per San Cataldo immissione con la n. 611 per Otranto proseguendo con la n. 173.

In treno

* Raggiungere la stazione ferroviaria di Lecce e poi prendere il treno locale per Poggiardo, che dista 8 Km. da Santa Cesarea. Oppure utilizzare la linea bus per giungere a destinazione.

In areo

* Giungere all’aeroporto di Brindisi e proseguire fino a Lecce, tramite il servize navetta. Da qui spostarsi per Santa Cesarea Terme attraverso il servizio locale di bus o treno.

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